TY - JOUR AU - Diana Carminati PY - 2021/12/31 Y2 - 2024/03/29 TI - Il progetto sionista d’insediamento coloniale in Palestina. Il contributo degli studi di settler colonialism JF - América Crítica JA - AC VL - 5 IS - 2 SE - Naciones Otras DO - 10.13125/americacritica/5073 UR - https://ojs.unica.it/index.php/cisap/article/view/5073 AB - Obiettivo di questo articolo è spiegare il progetto del movimento sionista sin dalle origini, con Th. Herzl e poi agli inizi del 20° secolo, per l’emigrazione in Palestina di popolazione ebraica europea, il suo insediamento stabile in quei territori, spingendo la popolazione nativa, con ogni mezzo, “al di là dei confini”, per poter essere dichiarati come unici nativi. Il colonialismo d’insediamento non si struttura come l’apartheid, come sola separazione fra coloni e nativi, ma tramite una progressiva spoliazione di terra e diritti. Gli studiosi di settler colonialism, disciplina sviluppatasi a fine ‘900, affermano che la “logica dell’eliminazione prevale su quella dello sfruttamento” e che “il settler colonialism è una struttura non un evento”. L’articolo procede con l’analisi degli studi di S. C. compiuti anche da studiosi israeliani come Gershon Shafir, per porsi anche altre domande: come si può arrivare ad una decolonizzazione, nella fase odierna di neoliberismo? ER -