Antonio Pascale and Emanuele Trevi: desire to narrate, attempt writing-essay and hybrid forms

  • Damiano Frasca Università di Pisa
Keywords: Novel, Essay, Pascale, Trevi, Pasolini

Abstract

This article tries to highlight how narrative and an attempt writing-essay cross each other and contaminate La città distratta (1999) by Anthonio Pascale and Qualcosa di scritto (2012) by Emanuele Trevi, sometimes with aesthetically disputable results.

To focus on this interaction, the reported study looks closely at the overall structure of the two books, the narrative techniques adopted, the rhetorical choices and the possible role played by the paratextual components. On several occasions the article also uses comparisons with other works of the two considered authors.

La città distratta by Pascale can therefore be described as a narrative essay. The plot and the characters' construction are sacrificed to prove a point which consists of going through the anthropology field so as to embrace a reflective posture.

Although the book cover discloses the label "novel", in Qualcosa di scritto writing style Emanuele Trevi is driven by a will to meditate, argue and write pages of criticism concerning the last Pasolini's works.

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Author Biography

Damiano Frasca, Università di Pisa
Damiano Frasca (Catania 1981) è dottore di ricerca in Studi Italianistici. Ha studiato nelle università di Siena e Pisa; si occupa di letteratura italiana contemporanea e di poesia moderna.

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Published
2014-05-31
How to Cite
Frasca, D. (2014). Antonio Pascale and Emanuele Trevi: desire to narrate, attempt writing-essay and hybrid forms. Between, 4(7). https://doi.org/10.13125/2039-6597/1145
Section
In the Texts. The Long Modernity of Elocutio