Iconografia e culto di Nostra Signora D’Itria nella Sardegna Spagnola

  • Maria Francesca Porcella Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storico Artistici e Etnoantropolgici per le province di Cagliari e Oristano
Parole chiave: Nostra Signora d'Itria, Odigitria, culto, Sardegna, iconografia - Nostra Signora d’Itria, faith, Sardinia, iconography

Abstract

Il culto di Nostra Signora d’Itria o Odigitria o di Costantinopoli, legato all’icona della Vergine col Bambino venerata a Bisanzio e distrutta nel 1453, pervenne in Occidente in un ampio lasso di tempo, dalle lotte iconoclaste (sec. VIII) fino alla caduta dell’Impero d’Oriente (sec. XV). La Sardegna, insieme alla Puglia e alla Sicilia vanta un culto antico, attestato da documenti materiali a partire dalla metà del XVI secolo e che ha avuto una fioritura straordinaria nel corso del Seicento. Se i dipinti si riallacciano agli schemi iconografici diffusi nelle aree calabresi e siciliane che evocano la processione con l’icona, i gruppi statuari con la Vergine, lo schiavo cristiano e il padrone turco o moro, sembrano ispirarsi a racconti di esclusiva origine locale, forse eventi storici poi mitizzati che hanno assunto un valore universale di salvazione dal pericolo barbaresco, fortemente sentito dalle popolazioni locali lungo tutto il periodo di dominazione spagnola.

 

Nostra Signora d’Itria or Odigitria or Constantinople faith, attached to the icon of Vergin Mary with child worshipped in Bysantium and distroyed in 1453, arrived at The West during a wide lapse of time, from the iconoclast fightings (VIII century) to the Eastern Empire’s fall ( XV century). Sardinia, together with Apulia and Sicily is proud of an ancient faith, certified from materials documents, from the middle of XVI th century and that has had an extraordinary explosion during the six hundred century. If the paintings attach to the iconographic outlines spread to the Sicilian and Calabrian areas that bring to our memory the icon’s procession, the statues groups with the Vergin and the Christian Slave and the Turkish or Mour owner, they seem to get inspiration from exclusive local stories, perhaps historical events then changed into miths that have taken on an universal worth of salvation from the barbaric danger, strongly felt from the local populations during the all Spanish domination.

 

 

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Biografia autore

Maria Francesca Porcella, Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storico Artistici e Etnoantropolgici per le province di Cagliari e Oristano
Funzionario Storico dell’Arte
Pubblicato
2012-06-26
Come citare
Porcella, M. (2012). Iconografia e culto di Nostra Signora D’Itria nella Sardegna Spagnola. ArcheoArte, 1. https://doi.org/10.4429/j.arart.2011.suppl.46