ABside https://ojs.unica.it/index.php/abside <p>ABside è una rivista internazionale, peer review e Open Access di Storia dell'Arte dell'Università degli Studi di Cagliari.&nbsp;È classificata come rivista scientifica per le Aree 10 e 8 dall’ANVUR (agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).&nbsp;La rivista accetta contributi inediti in italiano, inglese, spagnolo e francese. Ha periodicità annuale in pubblicazione continua (PC), a partire dalla Call for Papers con chiusura del numero a fine anno solare.</p> Università degli Studi di Cagliari it-IT ABside 2704-8837 <p>Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:</p> <p>Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione - Non opere derivate 4.0 Internazionale che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.</p> <p>Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.</p> <p>Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).</p> L' Oratorio della Vergine d’Itria e l’architettura confraternale a Cagliari nel Seicento https://ojs.unica.it/index.php/abside/article/view/6462 <p>Nel contesto della Controriforma, la Chiesa intraprese un processo di rinnovamento spirituale culminato nel rafforzamento di esperienze religiose comunitarie. Le confraternite divennero, nella Cagliari del Seicento, protagoniste di un rinnovamento sociale e religioso, generando importanti innovazioni anche in ambito architettonico. Tra il 1590 e il 1620, la città conobbe una rapida proliferazione di edifici religiosi che contribuirono a ridisegnare il tessuto urbano, soprattutto nei quartieri storici di Marina, Stampace e Villanova. L’oratorio della Vergine d’Itria, costruito a partire dal 1608, si inserisce in tale contesto come esempio paradigmatico della produzione confraternale nel contesto della Controriforma. La pianta ad aula unica, la centralità dell’altare e la semplicità formale degli spazi interni, riflettono l’intento della Chiesa di promuovere la purezza liturgica e spirituale, in linea con gli ordinamenti conciliari che favorivano la partecipazione attiva dei fedeli. La fabbrica dell’oratorio fu coordinata dai maestri Monserrato Marras e Giovanni Antonio Pinna che sapientemente intrecciarono la tradizione iberica con le nuove sensibilità estetiche classiciste creando un interessante connubio tra la sobrietà controriformista e l’affermarsi di nuove forme estetiche.</p> Elisa Alberta Bianchi ##submission.copyrightStatement## 2025-03-19 2025-03-19 7 3 26 10.13125/abside/6462