Bollettino di Studi Sardi
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<p>Il BSS, rivista open access e peer-review, è uno spazio di confronto fra studiosi - filologi, linguisti, storici - che frequentano discipline diverse ma sono accomunati dalla prospettiva storica e, sovente, discutono dal proprio punto di vista di argomenti strettamente connessi, che vedono nella Sardegna e nello spazio Mediterraneo il proprio nodo focale. Il BSS è un modello aperto di rivista, che porta a privilegiare, nella pubblicazione dei contributi, le tematiche agli steccati rigidi.<br> Classificazione ANVUR: rivista scientifica per le aree 10 e 11.</p>UNICApressit-ITBollettino di Studi Sardi2279-6908<p>Questa rivista consente agli autori di depositare i contributi inviati alla rivista sul proprio sito personale e sull'archivio istituzionale, prima e dopo la pubblicazione, con la sola richiesta di indicare gli estremi della pubblicazione.</p>Presentazione
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Giovanni Lupinu
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2024-12-012024-12-01163410.13125/bss-6431Lettere inedite di Grazia Deledda alla «Rassegna Nazionale»
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<p>Il contributo offre l’edizione di 30 lettere inedite di Grazia Deledda dirette alla direzione e all’amministrazione del periodico «La Rassegna Nazionale» di Firenze, conservate presso l’Archivio Manfredo Da Passano. Il saggio introduttivo, oltre ad illustrare la storia di questi documenti e della loro scoperta (gratificata dall’assegnazione del premio InediTO RitrovaTO di Torino), ne spiega l’importanza per l’inquadramento storico, editoriale e critico delle opere deleddiane pubblicate dalla prestigiosa rivista di orientamento cattolico-liberale o ad essa proposte: dai romanzi <em>Elias Portolu</em> e <em>Dopo il divorzio</em> alle novelle <em>Colomba</em> e <em>Amori moderni</em>.</p>Giancarlo Porcu
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2024-06-242024-06-241655610.13125/bss-6293Modalità alternative di trasmissione testuale: l’esempio dell’incunabolo Cagliari, Biblioteca universitaria n. 71
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<p>Il contributo intende porre l’attenzione su una forma particolare di tradizione manoscritta, che vede l’utilizzo delle parti liminari del libro a stampa per il deposito di opere letterarie autonome rispetto ai contenuti del libro stesso. L’esempio fornito, riguardante quattro testi poetici inediti in castigliano e catalano copiati in coda a un incunabolo giuridico (<em>Furs de València</em>, 1482), mostra l’importanza di questa modalità di trasmissione, soprattutto per quelle letterature, medievali e di prima Età moderna, che non hanno goduto di ampia sopravvivenza. Dei componimenti è offerta in appendice l’edizione con commento.</p>Andrea LaiLluís Cabré
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2024-06-242024-06-2416579210.13125/bss-6294Le Questioni giuridiche integrative della Carta de Logu: edizione delle qq. 6-15
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<p>L’autore prosegue il lavoro di edizione critica delle <em>Questioni giuridiche integrative della Carta de Logu</em> iniziato nel precedente numero del <em>Bollettino di Studi Sardi</em>: in tale sede sono state editate le qq. 1-5, ora si seguita con le qq. 6-15.</p>Giovanni Lupinu
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2024-06-242024-06-24169310310.13125/bss-6290Armar todo el reino. La milicia sarda en los siglos XVI y XVII
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<p>L’aumento progressivo, dall’inizio del XVI secolo, della componente permanente di soldati professionisti negli eserciti reali fu all’origine di inconvenienti di natura logistica ed economica difficilmente superabili. Dotata di un grande impero da difendere, la monarchia ispanica concentrò le sue limitate risorse militari professionali nelle principali frontiere strategiche. La necessità di stabilire delle priorità implicò che nei fronti ritenuti secondari la difesa continuasse ad essere affidata a istituzioni di stampo tradizionale come le milizie locali.<br>Questo articolo esamina la milizia sarda durante i secoli XVI e XVII. Secondo la documentazione archivistica, le forme tradizionali di collaborazione militare dell’isola con la monarchia asburgica vennero profondamente riviste dopo la caduta di La Goletta in mano turca nel 1574.</p>Carlos Mora Casado
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2024-12-012024-12-011610512410.13125/bss-6427Le labiovelari latine e il sardo log. paddzare “mettere il caglio nel latte”
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<p>Nella sua nota l’autore prende in esame le voci del sardo logudorese <em>paddzare</em> “mettere il caglio nel latte” e <em>páddzu</em> “caglio”, in precedenza spiegate come continuazioni di COAGULARE, QUAGLARE e COAGULUM, QUAGLUM, proponendo in particolare una spiegazione alternativa sull’origine del loro consonan-tismo iniziale.</p>Giovanni Lupinu
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2024-12-012024-12-011612512810.13125/bss-6428