Il culto di santa Cecilia a Cagliari nell’altomedioevo. Una testimonianza ignorata

  • Rossana Martorelli Università degli studi di Cagliari. Dip. Scienze archeologiche e storico-artistiche
Parole chiave: Cagliari, saints, churches, middle age, towns

Abstract

La rilettura di un documento molto noto della cancelleria giudicale cagliaritana ha indotto ad esaminare un dato, che sembra essere stato trascurato dalla letteratura tradizionale. L’atto si apre con l’invocazione ad alcuni santi, tra cui Cecilia, la martire

romana, titolare di una chiesa attestata sin dal 1215. Si esamina il problema delle invocazioni a santi locali e “importati”, con partico-
lare riguardo a Saturnino (menzionato nel documento in esame) e Cecilia.
Si propongono, in conclusione, alcune considerazioni sull’importanza che l’attestazione della devozione alla santa agli inizi dell’età
giudicale può aver avuto, anche in merito all’identificazione della cattedrale della nuova Cagliari nell’epoca dei giudici.

Reading again an ancient text written at Cagliari in the Age of Giudici (medieval age) let me pay attention to some details,
at the moment neglected.
The document starts with a prayer to local and foreigner saints, in particular to Saturninus and Cecilia. The last one had given the
name to a church, that was destroyed in 1258.
In this paper I have analyzed the birth and the importance of the cult of Cecilia, a roman saint, for the Christian life of medieval
Cagliari, in relationship with the cathedral, that is yet unknown.

 

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Pubblicato
2010-12-16
Come citare
Martorelli, R. (2010). Il culto di santa Cecilia a Cagliari nell’altomedioevo. Una testimonianza ignorata. ArcheoArte, 1, 85-102. https://doi.org/10.4429/j.arart.2010.01.07
Fascicolo
Sezione
Articoli